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Dizion. 2° Ed. .
ACERBO.
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ACERBO.
Definiz: | Non condotto a maturezza: e dicesi propriamente delle frutte. L. acerbus.
στρυφνός. |
Esempio: | Cr. 4. 25. 1. Quando l'uve sono ancora acerbe, ec. si colgano. |
Esempio: | Lab. 256. Due bozzacchioni, che già forse acerbi pomi furono. |
Esempio: | Petr. Son. 6. Sol per venire al lauro, onde si coglie Acerbo frutto. |
Definiz: | ¶ Per similit. giovanetto, non adulto. L. immaturus, Gr. πρόπρος
πρόωρος . |
Esempio: | Petr. Canz. 24. acerbo ancor mi trasse alla sua schiera. |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 17. Nel cercar d'aver più ec. perirono acerbi. |
Definiz: | ¶ Per metaf. aspro, fiero, crudele, bestiale, sevéro, ruvido, zotico, intrattabile, ostinato, pertinace, duro.
Lat. acerbus, asper, ferus. |
Esempio: | Bocc. n. 77. 18. Il lungo, e fervente amor portatole, in crudo, e acerbo odio si
trasmutò. |
Esempio: | E Bocc. n. 61. Posciachè io veggo te star fermo nella tua
acerba crudeltà. |
Esempio: | Valer. Mass. Mentre che con acerbo studio d'uccidere il porco erano attenti; ed
eccoti l'acerbo della violenza, che soprastava. |
Esempio: | Petr. Son. 125. Quel sempre acerbo, e onorato giorno, Mandò sì al cuor l'immagine
sua viva. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 2. Ed io vidi un centauro pien di rabbia venir gridando, ov'è, ov'è
l'acerbo? |
Esempio: | E Dan. Inf. Can. 21. Ah quanto egli era nell'aspetto fiero, E
quanto mi parea nell'atto acerbo. |
Esempio: | E Dan. Inf. Can. 9. Per indi, ove quel fummo è più acerbo.
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Esempio: | Petr. Son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba. |
Definiz: | E queste metafore prendon colore dal sapor delle frutte acerbe, che è quell'aspro, e lazzo, e al gusto
spiacevole, che si sente nel morderle, che fa arricciar la faccia, alquale atto noi diciamo, Far viso
arcigno, quasi ARRICCIGNO da ARRICCIARE. Onde il |
Esempio: | Pulc. nel Morgan. Margutte gli faceva un viso arcigno, Dicendo, tu fai scorgerti
un briccone. |
Definiz: | Far viso arcigno. Lat. Torvo vultu intueri, Torvè aspicere. |
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